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Cosa significa Money Management?

Money management significa gestione del denaro. Consiste nella registrazione di tutti i movimenti legati al budget di cui disponiamo. Più nel specifico, nell’attività di trading, consiste nel trovare la formula giusta per gestire al meglio il capitale predisposto per l’investimento. Lo scopo finale è quello di massimizzare i profitti e minimizzare le perdite.

Non esiste una formula “magica” per determinare il money management adeguato alla propria attività di trading. Ci sono, però, dei parametri da prendere in considerazione per crearne uno su misura.

Questi sono alcuni dei parametri:

  • il capitale: ovvero la somma di denaro che hai dedicato alla tua attività di trading. Indipendentemente dalla somma, devi essere consapevole che puoi anche perderla. Quindi, fai il trading con i soldi che puoi permetterti di perdere, con la certezza che quella perdita non comprometterà il tuo stile di vita e la stabilità economica.
  • strumenti finanziari: la scelta degli strumenti finanziari è molto importante. Non tutti gli asset sono accessibili a tutti i capitali di investimento. Quindi, prima di scegliere quali asset tradare consigliamo di verificare lo spread, il margine richiesto, la leva disponibile, volatilità del singolo prodotto, la liquidità di quel mercato ecc.
  • operatività: bisogna valutare che tipo di operatività vuoi adottare. Puoi scegliere tra operazioni intraday, multiday, position trading…In base al tipo di operatività potrai valutare quante operazioni farai e come disporre la percentuale di capitale che vuoi rischiare al livello giornaliero, settimanale oppure mensile.
  • strategia: il money management dovrebbe essere formulato anche in base alla strategia che applichi nel trading. Questo perché una formula di money management non può essere idonea per ogni tipo di strategia e viceversa.

 

➡️ Pro & Contro del Money Management

Il Money management presenta diversi pro e pochi contro. Vediamo insieme quali sono:

 
 

Per farla in breve potremmo dire che il Money Management riguarda l’allocazione e la gestione del proprio capitale, ma c’è dell’altro.

Le attività che rientrano in questo campo sono sostanzialmente 4:

  1. L’impostazione degli ordini di mercato
  2. Il rapporto rischio rendimento
  3. La formazione del portafoglio: diversificazione
  4. Gestione dello stato mentale.

In sintesi, se la fase di analisi ci indica quali asset comprare e il timing ci indica quando comprare, il money management ci indica quanto capitale investire.

Alcuni esperti pensano che il money management sia il fattore più importante dell’attività di trading. In parte è vero, perché rappresenta uno dei segreti del Trading, senza il quale è impossibile ottenere successo nel lungo periodo.

Ma in realtà c’è dell’altro. Se potessi parlare francamente a un trader navigato, ti confesserà che il successo delle sue strategie e della sua gestione del capitale viene sempre dopo la salute del suo stato mentale.

Infatti, i fattori che influenzano i risultati di trading sono:

  • Strategie: 15%
  • Money Management: 30%
  • Stato mentale: 55%

➡️ Money Management – Stop Loss & Take Profit

Stop loss e take profit sono degli ordini di scambio. I trader utilizzano questi ordini per ridurre le perdite e mantenere i profitti.

Stop e take sono simili in quanto, in entrambi, i casi il trader determina in anticipo i prezzi, al raggiungimento dei quali il sistema eseguirà automaticamente questi ordini. Cioè, sia lo stop loss che il take profit sono ordini in sospeso.

Stop loss e take profit sono gli elementi principali di un sistema di gestione del rischio o di gestione del denaro.

Stop Loss

Lo stop loss è un ordine che dai a un broker di vendere o acquistare un asset se il suo prezzo inizia a cambiare bruscamente a tuo sfavore e vuoi minimizzare la tua perdita il più possibile. Ad esempio se acquisti un’asset ad un prezzo di 100, potresti posizionare lo Stop Loss a 95, in modo tale che qualora ci fosse un ribasso del valore non perderesti più del 5%.

Stai però attento a non posizionare lo Stop Loss troppo vicino al prezzo d’acquisto poiché potresti andare incontro al rischio di uscire dal mercato al minimo oscillamento del prezzo. Ciò può capitare spesso prima che il prezzo inizi a salire e l’operazione di trading possa diventare redditizia.

Take Profit

Per quanto riguarda il Take Profit invece è un ordine che dai al broker di chiudere la tua posizione su un asset quando il suo prezzo raggiunge un livello a te soddisfacente.

Ad esempio, hai acquistato un asset a un valore di 100 e vuoi venderlo quando il prezzo aumenterà del 10%, puoi impostare il take profit a 110. Quando il prezzo dell’asset raggiungerà il valore da te indicato uscirai in automatico dal mercato con il tuo guadagno.

L’importanza degli ordini

Ricordati che è molto importante impostare sia Stop Loss che Take Profit. Se sei un principiante e compi delle operazioni di trading online utilizzando la leva finanziaria è fondamentale, per una buona gestione del denaro, impostare uno Stop Loss.

Se non facessi ciò dovresti seguire l’andamento del mercato senza mai distrarti, per uscire al momento giusto. Lo stop loss può essere una garanzia che ti consente, nel peggiore dei casi, di limitare le perdite.

➡️ Money Management – Rapporto rischio/rendimento

Quando si decide di fare trading online in qualsiasi mercato finanziario, il trader va incontro a determinati rischi per ricevere delle ricompense.

Fondamentalmente, il calcolo del rapporto rischio/rendimento determina la quantità di denaro che sei disposto a rischiare per realizzare un certo profitto su una particolare operazione.

“Non importa se hai ragione o torto. Ciò che conta davvero è quanto guadagni quando hai ragione e quanto perdi quando le tue previsioni sono sbagliate.”

George Soros

La maggior parte dei trader è così preoccupata di trovare una strategia di trading redditizia che spesso dimentica l’importanza del rapporto rischio-rendimento. In realtà è fondamentale quando si decide di operare sui mercati finanziari considerare questo rapporto.

Trovare il giusto equilibrio

La chiave per avere successo come trader è trovare l’equilibrio ideale tra il rischio dell’operazione e il profitto che è possibile ottenere. Inoltre, questo equilibrio dovrebbe essere realistico e coerente con la propria strategia di trading.

Ad esempio, supponiamo che tu decida di impostare un obiettivo di profitto di tre volte lo stop loss inserito, un rapporto rischio/rendimento di 1:3. Cosa succede se la tua strategia non riesce a fornire questo rapporto rischio-rendimento a lungo termine? In questo caso, finirai per perdere denaro.

D’altra parte, se la tua strategia di trading è in grado di farti effettuare operazioni con un rapporto rischio/rendimento di 1:5, ma di solito chiudi l’operazione quando il tuo profitto raggiunge solo il doppio del tuo stop loss, lasci sempre denaro sul mercato.

Rapporto Rischio/Rendimento20%30%40%50%60%
1:1Non ProfittevoleNon ProfittevoleNon ProfittevoleAlla PariProfittevole
1:2Non ProfittevoleNon ProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevole
1:3Non ProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevole
1:4Alla PariProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevole
1:5ProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevoleProfittevole

In questa tabelle si vede come adottando una rapporto rischio/rendimento di 1:2, gli investimenti sono profittevoli se si riesce a vincere almeno il 40% delle operazioni. Con un rapporto di 1:4 basta indovinare almeno il 30% degli investimenti.

Quindi, dovresti dedicare molto tempo a testare la tua strategia e cercare di determinare un profitto medio realistico che la tua strategia di trading porta su ogni operazione, in relazione anche ai livelli di stop loss e take profit che si scelgono.

Esempio rischio/rendimento

La formula per calcolare il rapporto rischio/rendimento è relativamente semplice. Se rischi di 50 pip su uno scambio e stabilisci un obiettivo di profitto di 100 pip, il tuo rapporto rischio/rendimento effettivo per lo scambio sarà 1:2.

Nel trading online inoltre è necessario tenere in considerazione lo spread addebitato dal proprio broker per poter analizzare efficacemente rischi e ricompense. Se non presti attenzione allo spread, finirai per utilizzare un rapporto rischio/rendimento che non è accurato.

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