Ieri il dollaro statunitense si Γ¨ indebolito saldamente, scambiando al minimo di 2 mesi contro l’euro, il franco svizzero, la sterlina britannica e il dollaro neozelandese.
β‘οΈ Il dollaro USA si Γ¨ notevolmente indebolito nell’ultimo giorno, con l’indice del dollaro USA che ha raggiunto il minimo di 7 settimane. Diverse valute principali hanno raggiunto massimi anche a lungo termine rispetto al dollaro, soprattutto in Europa, in particolare le coppie di valuteΒ GBP/USDΒ ,Β EUR/USDΒ ,Β NZD/USDΒ eΒ USD/CHFΒ . Si ritiene che la caduta del dollaro sia stata innescata dai dati sui consumi statunitensi inferiori alle attese di ieri, cosΓ¬ come dai dati dell’indice Core PCE inferiori alle attese di venerdΓ¬ scorso, che Γ¨ un indicatore chiave dell’inflazione per la Federal Reserve. I mercati ora si aspettano che la Fed inizi a tagliare i tassi nella riunione di settembre.
β‘οΈ Nel mercato Forex, la valuta principale piΓΉ forte dallβapertura di Tokyo Γ¨ la sterlina britannica, mentre il dollaro australiano Γ¨ la valuta principale piΓΉ debole. Lo yen giapponese rimane relativamente debole, con le valute forti che avanzano contro di esso nel corso della giornata, in particolareΒ il cross NZD/JPYΒ , scambiato in precedenza al nuovo prezzo massimo di 17 anni. Cercare operazioni lunghe nelle valute europee contro lo yen potrebbe essere una buona strategia oggi.
β‘οΈ Sebbene il governo indiano, guidato dal primo ministro Narendra Modi, sia stato rieletto per il terzo mandato consecutivo, la dimensione della sua maggioranza Γ¨ notevolmente inferiore a quanto inizialmente previsto, portando lβindice azionario indiano Nifty 50 e la rupia indiana a cedere gran parte dei loro recenti guadagni, facendoΒ impennare fortementeΒ la coppia di valute USD/INR .
β‘οΈ Il metallo preziosoΒ argentoΒ Γ¨ rimbalzato piΓΉ in alto dopo aver testato ieri il livello di supporto fondamentale a 29,85 dollari. I trader di tendenza saranno ancora interessati al lato Long.
β‘οΈ I dati relativi al PMI manifatturiero finale statunitense e al PMI manifatturiero ISM rilasciati ieri sono stati piΓΉ deboli del previsto, suggerendo un raffreddamento dell’economia statunitense.
β‘οΈ Il ministro delle Finanze giapponese Suzuki ha ammesso che la Banca del Giappone Γ¨ intervenuta per sostenere lo yen, rivendicando il successo ora che l’indebolimento del dollaro USA ha fattoΒ scendere notevolmenteΒ la coppia valutaria USD/JPY .
β‘οΈ Si prevede che i dati CPI svizzeri pubblicati oggi mostrino che l’inflazione si mantiene stabile a un tasso mensile dello 0,3%.
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